Eccomi qua, finalmente dopo un paio d'anni di black-out.
Tranquilli, non ho smesso di correre, ma soltanto di postare.
Ebbene, dopo qualche uscita con corse campestri in giro per la brianza, il varesotto e il comasco, sono giunto alla classica di Lugano con qualche km in piu' nelle gambe, speranzoso - forse troppo - di poter superare il tempo dell'anno precedente, fissato in 2h18min40s.
Lugano: città bellissima, come i bellissimi ricordi che mi porto dentro, il fascino dell'efficienza svizzera a due passi da casa. Il tempo è spettacolare, con qualche nuvoletta passeggera, temperatura perfetta.
840 partecipanti maschi alla corsa, si prospetta una bella competizione.
La partenza come sempre è fissata per le 9:45. Mi piazzo in fondo al gruppo di partenza, per far compagnia al mio amico con cui tutti gli anni mi ritrovo per la grande sfida. Pronti ... via!
Ed eccomi a dover superare il tappo di corridori non molto propensi alla velocità.
Un po' per euforia un po' perchè come sempre non riesco a mantenere la promessa di iniziare a correre in progressione, parto un po' forte, zigzagando qua e là nel tentativo di superare i corridori davanti a me.
Tutto ok fino al ventesimo chilometro, aspettando le ultime salite davvero massacranti, che ovviamente non tardano ad arrivare. Solo che questa volta sono le mie gambe che non carburano tanto bene, forse per via del troppo caldo o dello sprint alla partenza.
Sta di fatto che lentamente a piccoli passi supere le salite, poi al ventisettesimo chilometro arrivano i primi crampi alle gambe, prima la sinistra, poi la destra.
Il terrore di dovermi fermare mi invade la mente, allora cerco di rallentare un po' il ritmo - anche perchè non riesco a correre oltre i 4'50"/km - finchè miracolosamente i crampi mi abbandonano all'ultimo chilometro.
Allora faccio l'affondo finale nel tentativo di recuperare il tempo perso nell'ultimo tratto di gara.
Finalmente supero l'arrivo - e qualche corridore incredulo - accompagnato da un commento ironico dello speaker che mi appioppa l'aggettivo di "esagerato" per via dello scatto, eheh.
Tempo finale: 2h17min20s e 147mo in classifica. Poco piu' di un minuto in meno dell'anno scorso.
Speravo in qualcosa di piu' ma non mi posso lamentare dopo l'imprevisto dei crampi.
Semmai, sono perplesso per la fragilità davanti ad un problema che se dovesse ripresentarsi in futuro, potrebbe compromettermi irreparabilmente l'esito delle corse su lunga percorrenza.
Eh già, perchè il 16 ottobre ho avuto la splendida idea di partecipare alla mia prima maratona ... la Lago Maggiore Marathon!
E stica ... ;)
IL DADO è TRATTO!
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Costretto ormai a non poter più fare velocità, come anticipato nello scorso
post, mi sono dato al fondo o meglio a correre senza obiettivi tutti i
giorni...
2 anni fa